Gli esterni della Roma: sarà l’anno di Calafiori?

Come gestire gli esterni della Roma? La premessa è che possono portare molti bonus ma sono tutti abbastanza fragili fisicamente

7 Settembre 2021

Redazione - Autore

José Mourinho ha a disposizione cinque esterni difensivi, sei se contiamo anche Davide Santon, attualmente fuori rosa. Tra questi Spinazzola sarà out almeno fino a dicembre, Viña ha avuto un piccolissimo problema fisico con la nazionale, Reynolds forse pecca ancora di inesperienza e Karsdorp, lo conosciamo, è molto fragile.

IL “CLONE” DI SPINAZZOLA

Oltre all’olandese, quindi, rimane Riccardo Calafiori. Il classe 2002 ha già fatto vedere grandi cose la scorsa stagione ma al contempo è stato anche molto sfortunato: prima del supergol segnato allo Young Boys in Europa League, aveva saltato 7 partite per il Covid, poi è stato fermo ai box per altri 22 match a causa di un continuo problema al bicipite femorale.

Nonostante tutto questo, ha dimostrato di poter essere un “clone potenziale” del buon vecchio Spinazzola. Nella prossima gara di Serie A contro il Sassuolo (domenica alle 20.45) toccherà a lui. Per la prima volta da titolare in questa stagione. La situazione parla chiaro, per ora i tre nomi che si giocheranno i due posti nel 4-2-3-1 dell’allenatore portoghese sono quelli di Karsdrop, Viña e Calafiori.

ALMENO DUE ESTERNI GIALLOROSSI IN ROSA

Rispetto all’anno scorso, con Fonseca, non c’è tutta quella proiezione offensiva degli esterni, ma la possibilità che questi giocatori possano portare bonus è molto alta, soprattutto se davanti c’è un finalizzatore come Tammy Abraham. Il consiglio è dunque quello di prendere almeno due esterni della Roma per la propria rosa: uno giocherà sicuramente ogni domenica. Se invece non c’è fiducia sulla tenuta fisica di tutti, l’ideale sarebbe – ma solo nelle leghe molto numerose – prenderne un terzo. Vedi Spinazzola a pochi crediti.

A cura di Andrea Molinari

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